GNOCCO FRITTO

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GNOCCO FRITTO

Questa settimana tratteremo l’argomento gnocco fritto che il nome varia a seconda della provincia di dove viene preparato.
Io intendo quei rombi di pasta che cuocendo si gonfiano e si mangiano con i salumi.
Nella provincia di Reggio Emilia qualche pezzo di gnocco avanzato il giorno prima si mangia a colazione intinto nel latte.
Non è facile trasformare in praticità quello che è descritto perché è tutta questione di manualità.
Fatto l’impasto e prodotto i rombi è possibile congelarli e usarli direttamente senza riportarli a temperatura ambiente.
Per friggerli basta immergerli nell’olio bollente, con una schiumarola, o con un ragno, tamburellandone, con il bordo messo di coltello, la parte superiore.
Appena si gonfiano è il momento di girarli e dopo qualche secondo di rimuoverli.
Non verranno perfetti la prima volta, e nemmeno le seguenti, ma occorrerà provare e riprovare…

Categoria: basi
Tempo di realizzazione: 20 minuti
Difficoltà: 4/5

Ingredienti:

farina 00 Kg 0,6
burro sciolto 25 g
acqua frizzante 250 ml
latte 65 ml
sale fino 15 g
lievito di birra 25 g

Preparazione:

Mettere in una planetaria tutti gli ingredienti (il lievito sciolto nel latte).


Con l’impasto ottenuto tirare dei fogli e ricavare alcuni rombi di circa 7-10 cm di lato e alti 1,5/2 mm.
Sistemarli in un vassoio mettendo della carta forno sulla base e tra ogni strato di gnocco.

Ricoprirlo con un canovaccio e congelarlo.
Successivamente trasferirli in un sacchetto di plastica ma non vanno conservati per troppo tempo in congelatore per evitare che in cottura rimangano piatti e brucino.
Al momento dell’utilizzo prelevare solo quelli necessari.
Appena fritti metterli in un piatto con della carta-casa per asciugarne l’olio di frittura in eccesso e servirli con vari tipi di salumi.

L’ ideale sono la mortadella e il prosciutto crudo.

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