Il piccolo principe

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Buongiorno a tutti,

Sono anni che rifletto sulla storia del piccolo principe, il protagonista nel romanzo di de Saint Exupery e devo dire che mi ci rispecchio anche ma in qualche modo il personaggio mi inquieta.

Voglio dire; che senso avrebbe in una società come la nostra, abbandonare il proprio pianeta per sbattere le corna con persone che poi non parlano la nostra stessa lingua? È chiaro che il riferimento è del tutto personale e ci sta pure che poi il piccolo principe se ne torna sul suo pianeta dove ha tutto quello che gli serve. In realtà lui aveva problemi sul suo pianeta con le radici di baoba’ e girava per la galassia a cercare risposte, trovando persone o personaggi troppo impegnati nel loro modo di essere per cogliere l’essenza di quel bambino che in realta combatteva contro se stesso. Ma chi si nutre di quelle radici? I personaggi che incontra avevano loro stessi il loro pianeta invaso da quelle radici ma non se ne preoccupavano affatto. Be’ la morale penso sia chiara a tutti; il piccolo principe aveva solo paura di invecchiare, di omologarsi a persone assenti e che non vedevano oltre il cappello disegnato da quel personaggio curioso!

La mia inquietudine nasce dalla paura della solitudine vissuta sul pianeta del piccolo principe che però torna a casa con un bagaglio di conoscenze superiore quindi l’invito sommerso e di avere il coraggio di uscire allo scoperto e confrontarsi sempre, perché la risposta arriva e poi non tutte le persone ci giudicano.

Buon valore umano a tutti noi.

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Una risposta

  1. Davide ha detto:

    Grazie Paolo. Complimenti per la riflessione

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