Quattro stagioni
Mi trovo nelle diverse situazioni ogni giorno. Incontro tanta gente. Cerco di capirli, osservo, ascolto. Ci sono quelli che si fanno capire, ci sono quelli che si nascondono. Incontro gente serena, triste, persa nel vuoto, nei pensieri, nella paura, nei conti. Ci sono le persone che trattano male altre persone e per fortuna ci sono anche quelle che nutrono l’amore per il prossimo. In fondo, la conclusione è che siamo tutte Persone con tanto bisogno di affetto e amore, c’è chi ci arriva prima e chi ci arriva dopo.
Sapere che una persona non sta bene ed essere consapevoli fa una grande differenza, altrettanto ascoltare e sentire. Da sempre i miei amici, ma anche i conoscenti, fidandosi di me, mi raccontano le loro vite e grazie a loro, ho imparato a riconoscere il mio dono – ascoltare. Dall’ ascoltare, è un attimo ad arrivare per sentire ogni minima vibrazione del loro cuore e dell’anima che sta scontando le proprie pene. In ognuno di noi, anche in una persona più felice del mondo, ci sarà stato almeno un momento nella vita che ha graffiato l’esistenza. Dio ci ha creati diversi ma non per quello bisogna esaltare le differenze. Non capisco solo una cosa: la violenza! Cerco sempre di vedere il lato positivo di ciò che accade ma davanti alla violenza metto le mani nei capelli e continuo a non capire…
Forse le quattro stagioni in un anno solare esistono per aiutarci ad abituarci alle situazioni diverse. Camminiamo lungo le nostre vite cambiando gli abiti adeguandoci. Impariamo ad avere freddo, caldo, a stare bene, a non stare bene. Si, bisogna adeguarsi e bisogna imparare però, sarebbe così facile potersi adeguare a tutto, anche perché vorrebbe dire accettare una marea di cose brutte che accadono nel mondo ed io, come per fortuna tanti altri, non accetto!
Siamo tutti molto sensibili ma spesso e volentieri si cerca di nascondersi per non rimanere feriti. Inconsciamente (o consapevolmente?) però, facendo così si feriscono altri. I feriti, a loro volta impiegano lo stesso meccanismo verso qualcun altro e si entra in un vortice immenso e pericoloso. È questo che vogliamo?
Ho sentito sulla mia pelle tanti gridi di aiuto e ho cercato sempre di capire il perché e quale sarebbe la cura. Non sono né un medico ne una psicologa ma nonostante ciò sono riuscita quasi sempre ad aiutare, anche consigliando a rivolgersi ad uno psicologo o un medico. Con tutto il rispetto per tutti i dottori, ognuno di noi lo può fare! Il nostro piccolo può essere enorme! Ed è per quello che continuo ad osservare e ascoltare e cerco sempre di essere utile, non mi arrendo.
Alla nascita ci è stata regalata una tabula rasa sulla quale ognuno di noi può incidere la propria vita…riempiamola con le cose belle! Mi hanno insegnato che i nostri errori non sono le nostre colpe ma le nostre esperienze e che bisogna essere attenti e veramente cogliere l’attimo. Quando ti incontri con te stesso e davanti a te trovi una persona che veramente ami, allora sei già a metà strada per aiutare sia te stesso che altri. Devo ammettere che non mi amo sempre ma cerco di migliorare e veramente sembra che si riesce a sentire ancora meglio gli altri!
Non credo di poter fermare una guerra, non credo che posso fermare tutte le violenze del mondo, non credo di poter proteggere tutte le vittime di qualsiasi cosa subita, dalla morte, ma credo fortemente di poter cambiare qualcosa e nel mio piccolo non smetterò mai di provarci.
Ah, dimenticavo…ogni volta quando vedete un bambino, regalategli un sorriso, gli deve rimanere impresso negl’occhi che la vita sa anche accarezzare!
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