Hai fatto la differenziata a Castelnovo Bariano e dintorni?

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La raccolta differenziata dei rifiuti è un segno di civiltà verso noi stessi, gli altri e – soprattutto – l’ambiente. Molti comuni in tutta Italia si impegnano a gestite l’immondizia in maniera “efficiente e intelligente” tramite sistemi di smistamento in base alla tipologia di materiale: qualcosa viene riciclato – soprattutto vetro, plastica e metalli – altro viene distrutto da inceneritori all’avanguardia dotati di filtri per non inquinare l’aria e recare disagio ai cittadini con odori poco gradevoli o dannosi. Questo è quello che dovrebbe succedere in un Paese civile.

Raccolta differenziata vera o fasulla?

Ci sono poi comuni come Castelnovo Bariano (RO) – ma non è il solo in Italia – che organizza la raccolta differenziata: I cittadini buttano i vari tipi di rifiuti nei diversi cassonetti contenti di aver fatto un gesto consapevole di civiltà ecologica. La realtà, in alcuni casi ma non solo di questa cittadina veneta, è a volte ben diversa: tutto lavoro inutile visto che l’immondizia sembra venga poi scaricata tutta insieme in discariche a cielo aperto… almeno così appare agli occhi osservando una discarica nella zona.

Come rovinare irrimediabilmente un territorio

Che senso ha fare la raccolta differenziata se poi tutto fa a finire in una discarica che inquina il territorio?

Tralasciando la “presunta beffa” nei confronti dei cittadini che si impegnano a fare la raccolta differenziata – che non è di per sé un comportamento di poco contro – questi comuni vanno contro i propri interessi e dell’intera comunità. La situazione a Castelnovo Bariano parrebbe un esempio tra tanti. Ci troviamo, per chi non è del posto, nella bassa padana dove le montagne – quelle vere – fungono da argini protettivi dalle piene del Po accogliendo nel loro alveo golene ricche di fauna e vegetazione e permettendo dalla loro sommità di spaziare con lo sguardo ben oltre l’orizzonte della campagna. Un po’ più distante altre montagne stanno crescendo. No, qui Madre Natura non centra nulla, qui è tutta opera dell’uomo.

L’immondizia di Castelnovo Bariano – e paesi limitrofi – viene scaraventata a Torretta – una cittadina tra la Provincia di Rovigo e di Verona – dove sta crescendo a vista d’occhio una nuova “montagna” che non ha niente di protettivo, poetico, rassicurante: il “Monte” – come viene chiamato dagli abitanti del luogo – costituito interamente da “ IMMONDIZIA”, che vista a distanza, sembrerebbe un cumulo in cui sarebbero convogliati i rifiuti tutti insieme e non differenziati… un presagio di sventura per la salute di chi abita in quella zona.

Arrendersi o lottare?

Siamo troppo presi dal nostro vivere quotidiano per renderci conto che con la giusta informazione si potrebbe risolvere questo mastodontico problema vista anche la dimensione del “Monte” di spazzatura.  La raccolta differenziata evidentemente non basta perché il Monte continua a crescere. Un problema che, come accennato, colpisce l’Italia a macchia di leopardo. Non bisogna però arrendersi: la raccolta differenziata va fatta, è una questione di senso civile, e la questione di come poi viene smaltita sarà sicuramente risolta proprio dalla “caparbia” dei cittadini che continuano imperterriti a farla.

Esistono alternative? Secondo alcuni sì – e se sì – viene da chiedersi perché non vengono prese in considerazione?

[revisione Silvia Ponzio]

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Una risposta

  1. Cristina ha detto:

    Buongiorno vogliamo precisare che l’articolo non voleva essere accusatorio, ma se fosse così sarebbe una cosa non bella…. l’articolo è stato fatto per sensibilizzare i cittadini a continuare a fare la raccolta come i nostri comuni ci chiedono …. ma invece di mettere i rifiuti in una discarica creando odori sgradevoli e nocivi in tutti i paesi limitrofi…. trovare soluzioni che non sono quelle di farsi la guerra ma di guardare chi ha risolto questi problemi…. se si osserva in alcuni paesi dell’europa usano i rifiuti facendone energia e carburante.

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