TRASPARENZA: ALIMENTI MADE IN ITALY

qui giace l'olivocultura italiana
qui giace l'olivocultura italiana

Sharing is caring!

✍?✍?Trasparenza: alimenti made in Italy✍?✍? Articolo di Teresa Bonasi ✍?✍? Salerno✍?✍?

 

Finalmente il Governo Italiano ha posto dei “paletti” sull’obbligo di etichettatura degli alimenti.

Dal 2017 gli italiani possono sapere da quale Paese arriva il latte che comprano, aumentando la trasparenza in questo mercato. Recentemente la Coldiretti si è battuta nei tribunali amministrativi per portare la trasparenza ad un livello superiore, cioè ha chiesto di conoscere i nomi delle aziende che
importano alimenti dall’estero, a partire proprio dal latte. Già nel 2017 l’associazione degli agricoltori aveva chiesto alla Direzione Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della Salute la possibilità di avere accesso ai dati dettagliati sui flussi commerciali del latte e dei prodotti lattiero caseari, ottenendo solo i dati sulle importazioni con le Province di destinazione ma senza i riferimenti delle ditte individuali e dei soggetti giuridici nazionali ed esteri.

 

 

 

La conoscenza dei dati sarebbe servita ad evitare di far passare come MADE IN ITALY formaggi realizzati in Italia con ingredienti che sono importati dall’estero. L’associazione allora si è rivolta ai Tribunali per avere accesso (in base alla legge del 2013 sul diritto di accesso civico) ai documenti della Pubblica Amministrazione. Il TAR Lazio le ha dato torto mentre, in sede di appello, il Consiglio di Stato le ha dato ragione. Con questa vittoria la Coldiretti non ha risolto completamente la questione in quanto essa accusa i funzionari del Ministero della Salute di usare la burocrazia ministeriale per fare resistenza contro la richiesta degli agricoltori pur avendo l’obbligo di esibizione dei documenti così come dettato dal C.di S..

 

Si spera che il Governo prenda provvedimenti contro i funzionari che non procedono alla desecretazione dei documenti necessari alla trasparenza.

Teresa Bonasi

Pubblicità:
Pubblicità:

Lascia un commento

\