La Dittatura, il Frutto della Paura…
I dittatori non servono quando la gente è già china sotto il mantello dorato del benessere. È già disposta a tutto pur di mantenere la propria condizione di privilegio, al prezzo della sua paura, soddisfatta dai suoi avanzamenti, incurante del costo esistenziale e sociale che tutto questo comporta…
Di Maria Diana
La Dittatura, il Frutto della Paura…
La Dittatura, se ci fate caso, nasce dalla paura.
La paura di perdere la propria sicurezza, il denaro, il lavoro, la salute, e ci si ritrova ad essere dipendenti di questa anomalía che ci schiavizza.
Le persone che hanno paura si ritrovano a vivere in un vero e proprio stato di continua ansia, che li trascina in atteggiamenti talvolta aggressivi.
Quanti di loro, ad un certo punto, si ritrovano a desiderare ardentemente che ci sia un controllo ferreo della situazione in corso, un controllo sia a livello economico che sanitario.
La paura di perdere qualcosa…
Denaro e salute prendono come valori vitali il sopravvento, ma pur di sentirsi sicuri della garanzia che sia l’uno che l’altra non vengano a mancare, le persone invocano leggi restrittive pur di avere questa sicurezza.
Quindi che cos’é che genera la Dittatura se non la paura di perdere qualcosa che riteniamo fondamentale per la nostra esistenza?
Ora vorrei riflettere con voi su un punto essenziale: che valore diamo alla libertá e alla vita stessa?
Prendiamo atto di questo…
Siamo sicuri che grazie alle restrizioni la nostra vita riceverá da parte nostra il vero valore che le spetta?
Siamo sicuri che grazie alle restrizioni il nostro lato umano venga riconosciuto come tale con l’andare del tempo?
Abbiamo mai pensato cosa veramente ha valore nella nostra vita e lo abbiamo mai veramente difeso?
Essere pieni di paura non vuol dire per caso essere manipolabili facilmente?
Crediamo veramente che la Dittatura possa nascere senza il nostro consenso?
Bambini in cerca di protezione…
Non abbiamo mai pensato che, forse, é proprio il desiderio di protezione dovuto a bambini non ancora maturi a far nascere questa Dittatura che dá in qualche modo sicurezza anche se apparente?
E infine vivere divisi tra persone che hanno maturato l’importanza di esseri liberi e responsabili, consapevoli del valore reale della vita, decisi a non fare la fine di un robot impaurito che accusa costantemente chi non avendo paura si comporta da essere libero…e coloro che scelgono di vivere nella paura perché hanno deciso di non fare quel salto di qualitá e di rimanere succubi di un sistema che si ciba proprio della loro paura…
Tutto questo che senso ha?
Umanitá disumanizzata…
Sono sicura che nel cuore di ognuno di noi c’é una grande voglia di essere felici, liberi, umani.
La divisione é l’arma che genera la paura, e la paura è l’arma che genera la Dittatura.
La Dittatura porta a disumanizzare l’umanitá, la fa degenerare e la rende succube del dittatore di turno.
Quando le persone comprenderanno che la vita é un dono prezioso e come tale va trattato, capiranno anche che la paura, soprattutto quando viene generata come strumento di manipolazione da chi lo sa fare molto bene, porta alla morte che non é quella fisica, bensí quella dell’individuo come essere umano.
Vendersi, anche se inconsciamente, non fa bene, e il legame con il denaro uccide il dono della vita.
Il dittatore é comunque un assetato di potere e un venduto, e le sue prede prendono piano piano le sue sembianze, purtroppo.
Termino con un pensiero di Mahatma Gandhi:
“Non appena qualcuno si rende conto che obbedire a leggi ingiuste è contrario alla dignitá dell’uomo, nessuna tirannia può dominarlo.”
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