La scuola del futuro? Un cambio di paradigma!

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La scuola, parlo da genitore, sta evolvendo positivamente. Come faccio a saperlo? Osservo e constato che esistono persone valide e appassionate al suo interno.

La scuola non deve sviluppare la competizione ma scoprire qual è il dono di ognuno

Chi dice che una scuola migliore e più efficiente sia una utopia?

La mia è stata un’esperienza positiva: la competizione in mio figlio è poco presente, anche grazie alla buona opera svolta dalle sue maestre delle elementari alle quali sarò sempre grata.

Spero in un continuo miglioramento perché se la base è buona, la nostra Società del futuro sarà certo migliore come il nostro mondo.

Una soluzione esiste… applichiamola!

Da un po’ sto seguendo un partito che ha messo nel proprio programma una particolare attenzione alla scuola.

Ecco alcune indicazioni del Partito Valore Umano (PVU) relative alla scuola dove potete trovare sul loro sito – per chi volesse approfondire l’argomento – il programma politico completo:

La Scuola indicata dal PVU non deve bocciare nessuno perché, se uno studente non riesce in una disciplina specifica, di certo andrà bene in un’altra. I suoi buoni Insegnanti dovranno accompagnare lo studente a poter contare su solide basi formative ed essere affiancato da psicologi, sociologi e persone le quali, vincendo un concorso, effettuano la professione per meriti e dedizione e non per trovare un posto di lavoro. L’Insegnante deve dirigere lo studente verso le proprie propensioni più adatte allo studente. Anche fossero quelle legate a discipline ludiche. Ecco che, il voto, diventa non più un giudizio ma un’indicazione, finalizzata a un incentivo per migliorare le conoscenze e i talenti dell’allieva/o. Il voto deve diventare un valore positivo e non l’indicazione di un errore irreparabile, perché è attraverso l’errore che s’impara di più e che si sperimenta e si ha consapevolezza del successo raggiunto e raggiungibile.

In qualità di mamma, ho sentito spesso parlare del metodo Montessori, che è troppo vasto per essere riassunto in questa sede ma che – in sintesi – prevede di contestualizzare e applicare l’apprendimento anche nella vita quotidiana.

La pedagogia montessoriana si basa sull’indipendenza, sulla libertà di scelta del proprio percorso educativo (entro limiti codificati) e sul rispetto per il naturale sviluppo fisico, psicologico e sociale del bambino, mirando a sviluppare una sorta di «educazione cosmica», cioè un senso di responsabilità e di consapevolezza verso la rete di relazioni che collega ogni entità microcosmica al contesto generale macrocosmico.

Vi segnalo, infine, per approfondire l’argomento “scuola”, se verrà confermato, un evento di cui sono a conoscenza che si svolgerà a Milano il 29 Marzo 2020 – presso La Cordata, via San Vittore 49 – proposto da un gruppo di coach che, a mio avviso, può contribuire a sviluppare temi positivi e innovativi, con nuovi punti di vista che sono sempre i benvenuti!

[revisione di Silvia Ponzio]

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Monica Brunettini

Mamma, impiegata, blogger del Mondo Migliore

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