Ognuno porti la sua Croce

Sharing is caring!

Se deve scegliere chi deve essere crocifisso, la folla salverà sempre i Barabba”.

Jean Cocteau

Ognuno porti la sua croce…

Ognuno porti la sua croce, non una croce qualunque, ma la sua croce.

Siamo in un periodo storico, dove ogni situazione non si nasconde dietro falsi ideali, ma tutto viene a galla, allo scoperto, mostrando i pro e i contro di ogni gioco mantenuto fino ad oggi nell’oscurità.

Non possiamo dire che sarà facile, ci sarà e c’è già grande confusione.

In questa confusione in atto c’è chi ne rimane coinvolto e inizia a sentirsi risucchiato come in un vortice caotico, e chi ne rimane fuori, mantenendo un distacco sano nell’osservazione senza giudizio.

Ognuno porti la sua croce non significa che la croce debba essere necessariamente pesante, sofferente, come un prezzo da pagare.

Un simbolo di sofferenza…

Molti vedono la croce come un simbolo di sofferenza, di dolore e, per carità, c’è chi la vive in questo modo.

Ma la croce, come la sofferenza, si vivono fino a che non si raggiunge lo stato di beatitudine che comporta vivere il momento presente.

La croce viene vissuta come prova per venire in qualche modo “lavorati” nella direzione della purificazione, ossia si viene liberati attraverso le prove dal legame e dalla dipendenza dall’ego.

Quando si vive nella sofferenza, si sta vivendo l’attrito del conflitto interiore che l’ego impone con il suo dominio.

Ed ecco la sensazione di portare una croce pesante.

Aprire il nostro cuore…

Ma portare la croce, in particolare oggi, dovrebbe indurci ad aprire il nostro cuore all’aspetto spirituale del momento attuale, dove le due forze in conflitto, il bene e il male, stanno raggiungendo dei livelli molto intensi…

Chi porta il suo focus alla luce si renderà conto dell’attività intensa in atto e ne trarrà un beneficio immenso, mentre chi porta il suo focus alle tenebre, rischia di venirne risucchiato oserei dire irrimediabilmente.

Spesso ciò che chiediamo al mondo è ciò che non siamo in grado di essere…

Riconosciamo chi siamo…

Ma se riconosciamo chi siamo realmente, non faremo più parte del mondo e la croce sarà molto leggera, quasi inesistente.

Non è la croce il problema, anzi: la croce è il metro misuratore del nostro cammino su questo pianeta.

Il problema è ognuno di noi quando si allontana dal suo centro, dalla sua essenza, e rimane intrappolato nel gioco delle illusioni dell’ego.

Per altri articoli di Pittrice di parole, clicca QUI

Pubblicità:

Diana

Ciao, sono Diana e ti dò il benvenuto come visitatore in questa pagina dove posso scambiare insieme a te idee ed esperienze che sono in continua evoluzione, in continua crescita. Questo è il mio sostanziale desiderio: condividere il proprio intuire, il proprio sentire al di là di un semplice libro, ma attraverso lo studio delle esperienze di vita e degli strumenti che sono a portata di mano di ognuno di noi, come la natura, il cielo, gli occhi di una persona, il sentire del cuore e così via.....Io li chiamo strumenti viventi. Ecco, questo è il mio sentire, questo è il mio vivere. Se ti può interessare visita questo sito: sei il/la benvenuto/a!

Lascia un commento

\