Il primo giorno di scuola
Chi non ricorda il primo giorno di scuola?
Il profumo dei libri nuovi nello zaino, …la tensione per non sapere cosa ci aspetta durante l’anno.
L’unica cosa intuibile era che si doveva imparare cose nuove.
Quest’anno oltre ad imparare storia geografia ecc… si deve imparare anche come vivere con il “Covid19”.
Esiste? …non esiste? …fa così paura! …mah
Tutti abbiamo il permesso nel nostro cuore di pensarla come vogliamo, perchè il ministro dell’istruzione Lucia Azzolina ha stabilito questo:
Ora mi preme una sola domanda…
Quando fuori ci saranno gradi vicino o sotto lo zero, e farà freddo, …e quindi l’aula non può essere arieggiata; cosa succederà in classe? Visto che per vivere, bisogna respirare?
Probabilmente non ci sono altre soluzioni; …oppure invece ci sono?
Perché il Covid19 non è l’unico problema…. hanno stanziato soldi (dicono) per questa emergenza;
e per avere nuovi insegnanti? Per dare un istruzione occorrono persone che insegnano!
Ci sono o non ci sono?
Voglio sperare che a scuola i giovani inizino a capire fin da subito come munirsi di amore e voglia di fare per creare un Mondo Migliore; … e che possano fare meglio di noi che ci siamo spesso riposati sugli allori che abbiamo avuto grazie ai nostri nonni.
La classe di mio figlio in prima media di ventisette alunni è stata divisa a metà già il primo giorno. Gli stessi professori ma due aule differenti, in una la lavagna elettronica e nell’altra un professore da ascoltare che la settimana successiva interagirà con l’altra metà. Il rapporto personale così si affievolisce sempre più.
🙁