La mitologia del Cancro
Ercole e il Granchio
La mitologia del Cancro si allaccia alle dodici fatiche di Ercole. La leggenda narra che mentre Ercole stava combattendo con l’Idra dalle cento teste nella grotta di Lerna, la dea Era che era sua acerrima nemica, gli inviò un enorme granchio che gli morse il piede e che fu per questo calpestato violentemente e ridotto in poltiglia: Era, per ricompensare la fedeltà e il sacrificio dell’animale, gli riservò un posto tra le stelle.
Tra le stelle che compongono la costellazione ricordiamo Acubens, la “chela” e altre due stelle, Asellus Borealis e Asellus Australis, letteralmente «Asino Boreale» e «Asino Australe » che formano quella che in passato veniva considerata la “porta degli uomini”, ovvero il portale attraverso cui le anime si incarnano in questa dimensione. Molto significativo il fatto che questo “portale” sia collocato nel segno del Cancro che ha corrispondenza con le acque del grembo, con il latte materno e con la Grande Dea Madre. ( Della Stessa Maria, madre di Gesù, esistono numerose raffigurazioni come Madonna del Latte ). Tali stelle sono poste a fianco di ammasso di stelle noto come Mangiatoia (o Presepe o Alveare).
Flavia Parlato
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