Da Febbraio 2020 uniti e tutti uguali!

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Da febbraio 2020 tutti uguali!
Il pericolo di ammalarci e la paura di perdere la vita ci rende uguali, al di là della classe sociale, dell’età e cultura.
Mi pare che la Terra, il nostro amato e “strapazzato” pianeta, ci dia un segnale di stop, un attimo per riflettere. Nulla sarà più uguale: per esempio, un abbraccio, dopo l’esperienza “Covid” sarà un abbraccio lungo, bello e sentito come mai prima. Per un po’ di tempo apprezzeremo davvero la vita e tante persone avranno finalmente capito che il 5G – se non lo rendiamo sicuro – non si deve applicare, che l’inquinamento ci sta uccidendo che stiamo demolendo il nostro Paese, la nostra “casa comune”. Ci informiamo e riflettiamo anche grazie a questa pausa forzata.

In questo periodo ci sentiamo uniti a tutto il resto del mondo perché condividiamo un grosso problema, tutti siamo costretti a fermarci a riflettere. Siamo uguali? Siamo uguali davanti alla legge in questo momento difficile?

Avremo compreso la lezione della fratellanza?

Numerose dimostrazioni di unione e solidarietà indicano che di fronte a un grave pericolo ci possiamo unire, aiutare e ricordare che siamo fratelli e che siamo un tutt’uno con l’ambiente.
Cesare Pavese, originario di S. Stefano Belbo, che si trova a pochi chilometri da casa mia, diceva che la lezione si prende, non si dà.

Cesare Pavese

Qualcuno dice che la quarantena dei Vip e dei personaggi politici sia più agiata, per chi non ha una casa con un grande terrazzo panoramico o un futuro lavorativo è un’altra storia. Quindi tutti uguali, poveri e ricchi? Chi è il povero, la persona economicamente debole? Non è chi deve darsi al consumismo sfrenato anche se non ne ha la possibilità dato che in questa società bisogna consumare. Secondo Goffredo Parise che lo scrisse nel 1974 “Povertà è assaporare (non semplicemente ingurgitare in modo nevroticamente obbediente) un cibo: il pane, l’olio, il pomodoro, la pasta, il vino, che sono i prodotti del nostro paese; imparando a conoscere questi prodotti si impara anche a distinguere gli imbrogli e a protestare, a rifiutare. Povertà significa, insomma, educazione elementare delle cose che ci sono utili e anche dilettevoli alla vita.”
Davanti alla legge siamo uguali, ma ci sono due tipi di uguaglianza: quella formale e quella sostanziale.
Per uguaglianza FORMALE si intende l’uguaglianza di tutti davanti alla legge. Tale concetto si trova nel primo comma dell’articolo 3 della nostra Costituzione. … Per uguaglianza SOSTANZIALE si intende che le leggi, oltre ad essere uguali per tutti, devono però prevedere leggi speciali a favore delle categorie più deboli.
Speriamo che si ricordino di tutti, belli e brutti quando a tavolino discutono della situazione economica del nostro Paese. Che tengano presente il popolo e le sue esigenze,  e che se non stampiamo denaro interno per risollevarci da questa grave situazione economica non ne usciremo e resteremo semplicemente dei burattini senza nome nelle mani di chi gestisce la nostra vita dandoci nuovamente il permesso di uscire per fare la spesa e andare a lavorare se il lavoro ci sarà ancora.

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Monica Brunettini

Mamma, impiegata, blogger del Mondo Migliore

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