Qual è il Prezzo da Pagare…
Di Maria Diana
Si può fare carriera senza prostituirsi?
Questa è una domanda che mi pongo spesso:
Si può fare carriera senza prostituirsi?
Quanto forte è l’impatto che ha l’ambiente che frequentiamo ogni giorno su di noi!!!
Molte persone di successo vengono invidiate, vengono “corteggiate” ma, soprattutto, vengono usate.
Quando una persona raggiunge il successo, sia sul lavoro, ma anche in ambienti del cinema, musicisti, artisti e altro, accade che le persone cambiano, non sono più loro, hanno un’energia diversa, anche piuttosto “cupa”….
Non solo in politica…
Si parla spesso dei politici che, quando iniziano ad avere la possibilità di gestire il potere, cambiano, si vendono, si fanno comprare proprio come se fossero delle prostitute.
Ma non pensiamo che tutto questo accade giornalmente, tra di noi, tra i nostri colleghi di lavoro, e c’è chi fa un gioco sottile di essere il “confidente” del capo a scapito dei colleghi…
C’è chi vuole avere un aumento di stipendio ed inizia a darsi anche fisicamente e sessualmente pur di poter essere vista come la “seconda dirigente” della struttura di lavoro…..
Questo vale sia per le donne che per gli uomini.
Chi più chi meno, si rischia di caderci dentro…
Chi più, chi meno, nel suo piccolo si prostituisce, pur di avere una possibilità in più di carriera e quindi di guadagno.
Se vado ad analizzare, mi rendo conto che quando qualcuno riesce a vendersi con una certa facilità, è arrivato ad un punto che la vita, per lui o per lei, è diventata semplicemente un modo di andare avanti, senza perdersi in “quisquilie”, pensando soprattutto alle cose “pratiche”: denaro, agio, garanzie future di sopravvivenza ecc..ecc…
Ma il prezzo da pagare qual è?
E’ tutto così semplice e liscio?
La vita va avanti, sì, ma cosa sono diventato? Cosa sono diventata?
Tempo zero per dedicarsi alla crescita e allo sviluppo dell’equilibrio emotivo, spirituale, relazionale…
Non esiste maggiore schiavitù di quella di voler inseguire i valori del mondo e conformarsi ad essi.
Ci si vende, è un po’ come vendere l’anima al diavolo…un detto famoso, ma da capire simbolicamente perché non banale….
La conseguenza? Io non ci sono più, la mia sensibilità di essere vivente si è persa in un mondo di esseri venduti e smarriti….
Sto esagerando?
Sto esagerando? Credo proprio di no!
So che un’affermazione di questo tipo non piace, ma se le persone vivono nell’oblio, è proprio perché hanno inseguito dei sogni “malati”, che le hanno rese “malate”, spegnendo la loro energia e capacità di prendere coscienza, giorno dopo giorno.
E’ una trappola dalla quale è molto difficile uscirne, proprio perché è talmente subdola che le persone che ci cascano non ne vedono il pericolo ma, anzi, vedono l’opportunità di vivere meglio, l’occasione che aspettavano da sempre, senza riconoscerne il legame malato che le sta portando alla deriva.
L’essere libero sta scomparendo…
L’essere libero sta scomparendo lasciando il posto a degli automi, purtroppo.
I ragazzi giovani e non, applaudono i loro idoli, ma non sanno il prezzo che è stato pagato per raggiungere quella meta.
Qualcuno riesce ancora a “sopravvivere” in certi ambienti, nonostante il dover andare controcorrente, il che non è facile.
Ma quanto durerà?
Chi non ce la fa più, esce e si dedica ad una vita in mezzo alla natura, avendo riconosciuto in essa il vero luogo dove potersi ritrovare e riequilibrare.
Ma la maggior parte si ritrova ad autodistruggersi, dopo aver permesso ad altri di distruggere la loro anima.
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