GAP DI DEMOCRAZIA IN CAMPANIA – FUGGIRE I PROBLEMI NON SERVE di Cristina Florenzano

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Il Testo Unico degli Enti Locali (TUEL) approvato con il D.Lgs 267/2000 prevede agli articoli 7 e 8 che i comuni adottano i regolamenti delle istituzioni e degli organismi di partecipazione. Nei Comuni di Villaricca, Salerno e Sassano, alcuni cittadini hanno chiesto l’adozione del regolamento di tali istituti. Vista l’inadempienza da parte dei Comuni anche a seguito di solleciti, si sono rivolti al Difensore Civico campano. Neppure in seguito agli interventi di invito e sollecito da parte di quest’ultimo si è mosso qualcuno. Pertanto, è stato nominato un commissario ad acta che provvedesse in via sostitutiva ai sensi dell’art. 136 del D.Lgs 267/2000. Legge chiara, atto dovuto.

 

Senonché, il Comune di Salerno impugna il Decreto del Difensore Civico (naturalmente il TAR ha respinto l’impugnazione) e il Governatore della Regione Campania impugna il decreto del Difensore Civico a Sassano sostenendo che i commissariamenti doveva farli lui (cosa non vera), l’art. 136 del TUEL concede espressamente i poteri sostitutivi al Difensore Civico regionale. In Campania, dunque, in questi Comuni, non è consentito la partecipazione popolare ai cittadini secondo quanto previsto dalla legge e dagli stessi Statuti Comunali.

 

Perché si cercano tutte queste scuse per non attuare i regolamenti della partecipazione popolare? Perché i cittadini debbono interessarsi della vita pubblica? Non hanno forse delegato questa funzione, ruolo, potere a degli eletti? Semplice: perché non sappiamo vivere in un mondo diverso da quello che finora abbiamo visto. La verità è che tutti si riempiomo la bocca della parola democrazia ma ne hanno paura perché non sanno affrontare la realtà oltre quella porta e quando hanno contezza dei problemi, li fuggono impauriti.

 

Noi di Civicrazia, invece, sappiamo esattamente cosa vogliamo e parliamo di un futuro a democrazia partecipata. A cominciare dai comuni, dove proponiamo:

 

  1. amministratori sottoposti a un preciso codice deontologico;
  2. nomine a tutti i livelli con procedure trasparenti, con curricula depositati preventivamente per osservazioni di tutti, e pienamente meritocratiche;
  3. referendum propositivi e direttamente deliberativi;
  4. Garante del Cittadino, dando potere al Cittadino. Garante davvero indipendente perché nominato dal Forum dei Cittadini (e non dai politici);
  5. bilancio partecipato e sociale con ascolto e potere decisionale dei Cittadini;
  6. collegamento formale, regolamentare e istituzionale del comune alla Macroregione Mediterranea.https://www.facebook.com/CivicraziaItaly/
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