IL SENSO DELLA GRATITUDINE…
……..e la libertà dal Possesso!!
Siamo in grado di essere veramente grati?
Riusciamo a comprenderne l’essenza?
Che cos’è la gratitudine e come può darci sollievo al meccanismo del possesso.
La gratitudine, questo sentimento che, quando lo vivi, ti fa vivere quella libertà e quell’armonia ben distinte da altri modi di “sentire”, di vivere, ti porta a comprendere che nulla ti è dovuto, nulla ti appartiene e tutto è veramente un grande dono, da apprezzare e da vivere attimo per attimo.
Solo così si riesce a vivere e ad assaporare quello che la vita ti vuole portare a conoscere.
Il meccanismo del possesso entra in circolo proprio quando il senso di gratitudine viene a mancare.
Sembra semplice, ma essere grati non è per nulla banale….tutt’altro!!
Quando inizi a comprendere cosa comporta essere grati, non dare nulla per scontato proprio perché nulla ti appartiene, proprio allora inizia il processo di percezione della libertà interiore, libertà da quella forma di schiavitù che spesso e volentieri si impossessa della nostra persona, portandoci a non vivere ma a manipolare persone, sentimenti, pensieri, azioni.
Provate a immaginare un incontro a due: il primo meccanismo che normalmente scatta è la paura: paura di scendere in profondità, paura di scoprire le carte, paura di farsi raccogliere da tutto ciò che accade senza opposizione, donandosi alla scoperta del nuovo.
Perché tutta questa paura?
Se impariamo ad osservarci interiormente, si entra nel meccanismo di avere paura di perdere qualcosa, di aprire il proprio cuore perché aprire il proprio cuore significa, soprattutto, sofferenza, illusione, perdita….
E la gioia? Questa stupenda gioia che sa come rivoltarci dalla testa ai piedi dove si trova? Esiste o è solo una mera illusione?
Pare che la gioia debba per forza essere un’illusione e la sofferenza, invece, continui ad essere “reale”!!
Il Possesso, questa trappola “infernale”, comporta tutta una serie di veleni per l’anima, per la vita, per l’amore.
Appena ci si “innamora”, subentra il senso di Possesso.
La persona mi appartiene, non voglio perderla, ho paura che prima o poi fuggirà via e tutta la gioia e l’amore che vivo ora, scompariranno, lasciando il posto al dolore, alla sofferenza, alla solitudine!
E allora penso: “Oggi invece sto vivendo una gioia mista a sofferenza, perché è talmente grande che non riesco a controllarla e mi porta a desiderare di fuggire via, perché mi sento in balìa delle onde.”
La paura di soffrire supera il desiderio di gioire, ed ecco che ci si lascia sopraffare dal bisogno di possedere, di tenere sotto controllo, facendo scattare un rifiuto a vivere la bellezza in sé di quell’incontro, ad assaporarne la profondità, a lasciarsi cogliere dalla fioritura in atto, e di conseguenza, a sentire nel proprio cuore un vero e proprio “GRAZIE” a tutto ciò che sta accadendo, senza avere il desiderio di portarlo ad essere modificato, cambiato, controllato, e infine soffocato!!!
Com’è stupendo tutto ciò!!!
Riuscire a vivere nella gratitudine ti porta a vivere appieno quello che la vita ti dà, senza SE e senza MA!
Un vero arricchimento dell’essere può solo essere vissuto attraverso la gratitudine.
La strada interiore porta a questa comprensione basilare dove, senza di essa, non si va avanti nella crescita.
Tutti i grandi Maestri trasmettono prima di tutto Gratitudine.
Una persona grata è grata in ogni circostanza. Un’anima che si lamenta, si lamenta anche se vive in paradiso.
Il ringraziamento è la vibrazione più pura che oggi esista sul pianeta.
Termino con queste citazioni:
“La gratitudine, è il paradiso di per se stessa.” (Rumi)
“Se la sola preghiera che dirai mai nella tua intera vita è ‘grazie,‘ quella sarà sufficiente.”
Meister Eckhart
“La felicità è come la verità: non la si ha, ci si è. Per questo nessuno che sia felice può sapere di esserlo. Per vedere la felicità, ne dovrebbe uscire. L’unico rapporto fra coscienza e felicità è la gratitudine.”
Theodor Adorna
Dobbiamo essere grati alle persone che ci rendono felici, sono gli affascinanti giardinieri che rendono la nostra anima un fiore.
(Marcel Proust)
Provare gratitudine e non esprimerla è come incartare un regalo e non darlo.
(William Arthur Ward)
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