Lascia che la vita ti insegni…

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Lascia che la vita ti insegni, e non opporti ad essa: solo così inizierai a comprendere cos’è la crescita e gli aspetti più profondi che risiedono in te!

Mi sto accorgendo che…..

Mi sto accorgendo che si fa tanta fatica a dare fiducia, non si crede più a qualcosa di concreto, ci si sente avviliti nel constatare che si è soli…sempre più soli!
E tutto questo fa parte della normalità, o almeno così si crede.

 

Essere soli è molto diverso dal saper restare soli: due aspetti completamente differenti.

Si è soli non per scelta, ma perché manca un ingrediente fondamentale chiamato fiducia.

Questa fiducia è stata violentata, incompresa, ma cerchiamo di capire perché noi per primi non siamo riusciti a comprenderla.

Ci si aspetta sempre qualcosa dagli altri, e si vuole che gli altri ricambino in qualche modo, ed è quello che noi ci aspettiamo: tutto questo è pura illusione, non è reale!

Gli insegnamenti che la vita vuole farci conoscere, sono insegnamenti che possono elevarci a dei livelli inimmaginabili, per questo non riusciamo a comprenderli quasi mai, in un primo momento.

Risentiamo della loro mancanza, della loro profondità, e continuiamo a rimanerne in superficie, credendo che quello è il terreno dove lavorarci.

Se lavoriamo in superficie, resteremo in superficie, e tutto ciò che riusciremo a vivere, lo vivremo in superficie.

La conseguenza di ciò è che la nostra vita sarà una vita superficiale, fatta di “valori” superficiali” e vissuta con intenzioni superficiali, portandoci a non crescere, e molte volte a degenerare.

Questa fiducia che viene a mancare ci impedisce di entrare nella profondità di noi stessi, ma anche nella profondità di tutto ciò che è la vita stessa e i suoi meccanismi di stimolo per aprirci ad essa, portandoci attraverso di essa a conoscere veramente ciò che fino ad oggi non eravamo in grado di comprendere.

Tutto questo ci fa capire il grande potenziale del quale siamo immersi, e che troppe volte evitiamo di assaporare e lasciare che agisca in noi.

L’amore in tutto questo gioca un ruolo fondamentale.

Anche lì, non riusciamo a viverlo come dovrebbe essere vissuto, con la sua immensa potenza che ti eleva al di là della comune convinzione che l’amore, per essere vissuto, debba essere ricambiato.

E qui mi collego al saper rimanere soli, non per scelta costretta ma per scelta matura e consapevole.

Mi spiego meglio: quando l’amore si fa sentire, umanamente parlando si sente il bisogno di essere ricambiati.

Ma qui è un bisogno, non lo si sta semplicemente vivendo come amore che basta a sé stesso.

Che cosa significa: significa che l’amore, quando ti fa battere il cuore per una persona, quella persona, in quel momento, diventa un canale che ti porta a conoscere le parti più intime di te, e le fa salire in superficie, comprese quelle parti poco piacevoli: ti metti a nudo, in particolare modo a te stesso, a te stessa!

Se si lascia che il tutto accada senza opposizione, senza paura, ma se ne coglie la bellezza e la profondità di tutto ciò, l’amore ti porta ad uno stadio di consapevolezza proprio di che cos’è l’amore stesso, senza la necessità che venga ricambiato o rimosso.

La gioia che ne scaturisce è immensa, e inizi a vedere la vita con altri occhi, nella comprensione di quanto profonda sia l’esistenza che stiamo vivendo, e di cosa siamo realmente fatti.

L’altro/ l’altra sono per noi un trampolino di lancio, agiscono da specchio.


Inconsapevolmente possono farci vivere cose a noi sconosciute, ma che ci fanno sentire la “sostanza” della quale è composto l’amore, e noi con esso.

Sono momenti di consapevolezza molto profondi e indescrivibili!

Ora comprendi l’affermazione “l’amore basta a se stesso”, perché è l’amore che ti guida, non sei tu che guidi l’amore, non sei tu che decidi ma lasci che tutto accada, e in questo fluire, vivi in piena libertà ciò che la vita ha deciso di serbare per te.

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Diana

Ciao, sono Diana e ti dò il benvenuto come visitatore in questa pagina dove posso scambiare insieme a te idee ed esperienze che sono in continua evoluzione, in continua crescita. Questo è il mio sostanziale desiderio: condividere il proprio intuire, il proprio sentire al di là di un semplice libro, ma attraverso lo studio delle esperienze di vita e degli strumenti che sono a portata di mano di ognuno di noi, come la natura, il cielo, gli occhi di una persona, il sentire del cuore e così via.....Io li chiamo strumenti viventi. Ecco, questo è il mio sentire, questo è il mio vivere. Se ti può interessare visita questo sito: sei il/la benvenuto/a!

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