Un 25 aprile a Venezia
Un 25 aprile a Venezia
Passeggiando tra le calli di Venezia, il 25 aprile, non si può rimanere a bocca aperta dallo spettacolo che la città lagunare offre.
Proprio in questo giorno, Venezia ricorda il suo patrono, San Marco.
Le reliquie del santo evangelista giungono nella città veneta per essere custodite e portate in salvo dall’invasione degli arabi in Egitto.
Il 31 gennaio dell’828
i resti di San Marco vengono adagiati in ceste di vimini ricoperte di carne di maiale (carne giudicata impura dai mussulmani e quindi impossibile da toccare) ed imbarcati. Giunti in Italia verranno conservati per un periodo a Palazzo Ducale e poi trasferiti nella basilica a lui dedicata.
Il 25 aprile è anche la “festa del Bocolo”
Per tradizione, questo giorno ogni fidanzato, compagno, marito regala alla donna amata un bocciolo di rosa. Secondo la leggenda, la romantica usanza è conseguenza dell’amore contrastato di Vulcana, figlia del doge, per Tancredi, umile lavoratore.
Il giovane, partecipando alla guerra contro i Mori, avrebbe potuto dimostrare al padre dell’amata il suo valore, rendendosi così degno di lei.
Purtroppo, Tancredi morirà e nell’esalare l’ultimo respiro cadrà sopra un roseto cogliendo un bocciolo di rosa per donarlo all’amata.
La giovane, nel riceverlo, disperata, deciderà di togliersi la vita proprio il giorno del 25 aprile.
Venezia, città dai mille volti…
… intrisa di storia, arte, meta di turisti provenienti da tutto il mondo, in questo giorno mi ha regalato anche un momento di dolcezza.
Un uomo sorprende la propria compagna donandole un “bocolo” facendoglielo comparire da sopra il capo… Con uno sguardo sorpreso, lei gli sorride; un sorriso candido, puro, ricco di emozioni trasmesse senza usare una parola.
Guardandoli, una lenta lacrima scende nel mio viso come se volesse ricordarmi che “..è il tempo che hai perduto per la tua rosa che ha fatto la tua rosa così importante.” (Il piccolo principe di Antoine de Saint-Exupéry).
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